SIC – Roma, 28 Settembre 2016

Abbiamo partecipato al Congresso Chirurgie Congiunte 2016 dove abbiamo presentato il progetto WIS Italia. Temevamo un’aula semivuota e uno scarso interesse per una tematica così poco “tecnica” in un congresso chirurgico. Così non è stato: grazie alla diffusione on line al passaparola, erano in molti ad aspettarci, forse anche solo per curiosità.

Abbiamo voluto dare risalto ai dati che documentano che in Italia, nel 2016, se si vuole fare il chirurgo, essere donna è considerato uno svantaggio.

Abbiamo mostrato che, in base al numero degli iscritti alle scuole di Specialità in Chirurgia, vi saranno donne e uomini chirurgo in egual misura nel prossimo futuro. Come emerge dai risultati presentati dalla Dottoressa Spolverato la maternità è considerato il principale fattore discriminante per una donna nel corso della sua formazione o carriera. Ciò avviene anche se la tutela della maternità, in Italia, esiste e – come è emerso da una non convenzionale analisi del Prof Roberto Salvia – l’eccesso di tutela può riversare sulle donne chirurgo l’intero peso della gestione della famiglia.

Tutela e welfare non sono sinonimi: se la prima si può rivelare un’arma a doppio taglio, la seconda è carente e spesso mal organizzata.

L’esperienza personale della dottoressa Daniela Molena, responsabile della Chirurgia Esofagea al Memorial Sloan Kettering Cancer Center, ha dimostrato come la determinazione e la forza individuale possano vincere sulle discriminazioni di genere. La Prof Baggio, chirurga vascolare con lunga esperienza di cooperazione internazionale, ci ha fatto viaggiare nei Paesi in via di sviluppo, spiegandoci cosa significhi lavorare in queste realtà e quale ruolo possono e devono avere le donne chirurgo.

Abbiamo invitato le/i presenti in aula che condividessero le nostre idee e programmi, a “portarli a casa”, in corsia e… in sala operatoria!

La reazione è iniziata a fine sessione: molte colleghe si sono avvicinate e hanno condiviso con noi la loro storia, sollevate quasi nel vedere che, la loro, era simile a quella di molte altre. L’effetto WIS è andato avanti, a fine lavori, con le emails e i nuovi contatti di chi ha deciso di volersi unire a questo progetto.

Andiamo avanti, i lavori cominciano ora: scriveteci, prendete contatto con noi. Se avete idee, proposte o volete semplicemente capire se pensiamo le stesse cose SCRIVETECI.

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